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PNRR e disabilità-lavoro: la risposta del Governo all’interrogazione parlamentare di Dall’Osso-Pettarin

 PNRR e disabilità-lavoro: la risposta del Governo all’interrogazione parlamentare di Dall’Osso-Pettarin

Nella seduta della Camera dei deputati del 22 giugno 2021 (Seduta n. 528), a nome del Governo, l’On. Tiziana Nisini, Sottosegretario per il lavoro e le politiche sociali, ha risposto all’Interrogazione degli On. Dall’Osso e Pettarin:

TIZIANA NISINI, Sottosegretaria di Stato per il Lavoro e le politiche sociali: “Grazie, Presidente. L’onorevole interrogante chiede quali iniziative il Governo intenda assumere per garantire la parità sociale e favorire l’inclusione delle persone con disabilità nel mondo del lavoro, anche attraverso l’utilizzo delle risorse provenienti dal Recovery Fund. Preliminarmente rilevo che il Governo Draghi ha voluto istituire un’autorità politica ad hoc per sottolineare il rilievo attribuito alle politiche in favore delle persone con disabilità e per garantire che le azioni delle singole amministrazioni siano guidate da una prospettiva unitaria e condivisa. L’impianto del PNRR è caratterizzato da una particolare sensibilità ed attenzione verso le persone con disabilità, in un’ottica orientata all’inclusione attiva. Infatti, la persistenza di disuguaglianze, così come l’assenza di pari opportunità, soprattutto nel lavoro, non pongono solo un problema di equità e di inclusione ma sono anche un ostacolo significativo alla crescita economica. Tra le riforme strategiche previste dal Piano vi è certamente quella della “Legge quadro della disabilità” che si propone di semplificare l’accesso ai servizi, i meccanismi di accertamento della disabilità e potenziare gli strumenti finalizzati alla definizione del progetto di intervento individualizzato e possibilmente partecipato dalle persone con disabilità.

Analizzando gli interventi mirati previsti nel Piano, l’Investimento 1.2 “Percorsi di autonomia per persone con disabilità” ha l’obiettivo di accelerare il processo di deistituzionalizzazione, fornendo servizi sociali e sanitari di comunità e domiciliari al fine di migliorare l’autonomia delle persone con disabilità. Il progetto sarà realizzato dai comuni, singoli o in associazione, coordinati dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali in collaborazione con le regioni, al fine di migliorare la capacità e l’efficacia dei servizi di assistenza sociale personalizzati, focalizzati sui bisogni specifici delle persone disabili e vulnerabili e delle loro famiglie. Gli interventi saranno centrati sull’aumento dei servizi di assistenza domiciliare e sul supporto delle persone con disabilità per consentire loro di raggiungere una maggiore qualità della vita, rinnovando gli spazi domestici in base alle loro esigenze specifiche e trovando nuove aree, anche tramite l’assegnazione di proprietà immobiliari confiscate alle organizzazioni criminali. L’investimento, inoltre, fornirà alle persone disabili e vulnerabili dispositivi informatici e supporto per sviluppare competenze digitali, al fine di garantire loro l’indipendenza economica e la riduzione delle barriere di accesso al mercato del lavoro, attraverso soluzioni di smart working.

Per quanto riguarda la materia specifica dell’inclusione lavorativa, fortemente auspicata dall’onorevole interrogante, nell’ambito della Missione 5 è previsto, sotto la titolarità del Ministero del Lavoro, un intervento sulle politiche attive di sostegno all’occupazione orientato a introdurre strumenti mirati per la presa in carico dei disoccupati e per la costruzione di percorsi personalizzati di riqualificazione delle competenze di accompagnamento al lavoro. In questo ambito generale sono necessari interventi puntuali concreti per le persone con disabilità. Tra questi, la creazione di una banca dati per il collocamento mirato, strumento indispensabile già previsto dalla normativa vigente per la semplificazione degli adempimenti e l’efficacia del servizio, e l’introduzione di figure professionali esperte nella valutazione del potenziale individuale delle persone con disabilità e nella consulenza nei processi di adattamento e di accessibilità ai luoghi di lavoro. A tal fine è necessaria una riorganizzazione dei centri per l’impiego, assicurando una formazione specialistica in materia di disability management, per gli operatori dei centri. È opportuno, inoltre, prevedere misure di finanziamento dei percorsi formativi, anche all’interno delle singole realtà produttive, nonché meccanismi e clausole premianti a favore di imprese ed enti, anche al fine di istituire nei luoghi di lavoro la figura del responsabile dell’inserimento lavorativo. Sottolineo, infine, che in questi mesi è stato dato un decisivo impulso all’attuazione della disciplina in materia di inserimento mirato delle persone con disabilità di cui al decreto legislativo n. 151 del 2015, con particolare riferimento al decreto ministeriale di definizione dei contenuti della banca dati del collocamento mirato, che è in fase di perfezionamento, e alle linee guida per il collocamento mirato. Si tratta di una disciplina molto complessa da un punto di vista tecnico e molto articolata per la pluralità dei soggetti coinvolti nella sua definizione e che adesso appare imprescindibile attuare in sinergia con gli interventi del PNRR.

Concludo, ringraziando l’onorevole interrogante per la tematica posta in rilievo e assicuro che il Ministero del Lavoro, in piena collaborazione con il Ministero per le Disabilità, sarà particolarmente impegnato nell’attuazione di interventi che rispondano ad un’irrinunciabile esigenza di tutela e sostegno delle persone con disabilità, nel difficile processo di inserimento lavorativo e all’obiettivo di rendere il lavoro lo strumento fondamentale per la realizzazione dei progetti di vita indipendente.”

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