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La Senatrice Paola Binetti presenta una interrogazione su PNRR e inclusione lavorativa delle persone disabili

 La Senatrice Paola Binetti presenta una interrogazione su PNRR e inclusione lavorativa delle persone disabili

Atto n. 3-03258 (con carattere d’urgenza)

Pubblicato il 20 aprile 2022, nella seduta n. 425

BINETTI – Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. –
Premesso che:

il PNRR ha destinato un significativo finanziamento (6,6 miliardi di euro) al rilancio delle politiche attive per il lavoro (missione M5C1);

il Governo intende rispondere a questa sfida con il programma GOL (garanzia occupabilità lavoratori);

l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità è parte integrante di tale programma, in primo luogo perché in tal modo stabilisce testualmente il PNRR che, nella definizione della “riforma 1.1” all’interno della componente M5C1.1 precisa espressamente: “Attenzione specifica sarà dedicata all’inserimento lavorativo delle persone con disabilità”;

in secondo luogo, perché il primo decreto attuativo del programma GOL (decreto ministeriale 5 novembre 2021) approfondisce e sviluppa ulteriormente questa linea, raccomandando che venga data “priorità” agli interventi in favore delle persone più vulnerabili identificate quali “donne, disoccupati di lunga durata, persone con disabilità, giovani con meno di trenta anni di età, lavoratori con almeno cinquantacinque anni” e che le citate categorie dovranno rappresentare “almeno il 75 per cento del totale di 3 milioni di beneficiari del Programma entro il termine del 2025”;

si tratta di un obiettivo molto ambizioso, in generale, ma soprattutto per il collocamento delle persone con disabilità, data la situazione molto eterogenea sul territorio e dato il ritardo complessivo del nostro Paese, rispetto agli altri Paesi europei, proprio in questo campo, testimoniato da uno dei più bassi tassi di occupazione di persone con disabilità;

il ministro Orlando, poco dopo il suo insediamento, in un’audizione presso l’XI Commissione della Camera (22 aprile 2021) ha riconosciuto questi ritardi e queste gravi disparità territoriali;

il decreto ministeriale 5 novembre 2021 ha provveduto a ripartire fra le Regioni e le Province autonome una prima tranche (annualità) dei finanziamenti del PNRR: 880 milioni di euro;

le Regioni dovevano definire piani regionali attuativi entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto stesso (cioè entro il 27 febbraio 2022), per una successiva valutazione da parte dell’ANPAL,

si chiede di sapere:

se sia stata prevista una ricognizione delle quote di finanziamento, sul totale destinato attraverso il decreto ministeriale 5 novembre 2021, espressamente riservate, da ciascun piano regionale al rilancio del “collocamento mirato”, cioè di quello che ad oggi rimane, nonostante i necessari interventi di riforma, il principale canale pubblico per l’accesso al lavoro delle persone disabili e, in tal caso, che cosa sia risultato da tale ricognizione;

se il Ministro in indirizzo ritenga che l’utilizzo di una quota delle risorse PNRR per il potenziamento, e in alcune aree territoriali l’impianto ex novo, di un sistema efficace di presa in carico, profilazione, costruzione di percorsi personalizzati, riqualificazione delle competenze e accompagnamento al lavoro delle persone con disabilità non sia meritevole di un monitoraggio costante da parte dell’ANPAL, nel corso dell’attuazione del PNRR;

se ritenga opportuno affidare ad AGENAS il compito di individuare con le Regioni e le associazioni di categoria uno schema di soluzione condiviso, da tradurre in provvedimenti nazionali o regionali, secondo le attuali competenze.

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