L’audizione del Ministro del Lavoro Orlando del 22 aprile in XI Commissione della Camera sembra annunciare la volontà del Governo di abbandonare il lungo silenzio sul non funzionamento del collocamento mirato. Il nuovo Ministro sembra preannunciare una svolta rispetto alla linea degli ultimi anni che ha puntato tutte le energie di Ministero e ANPAL su “navigator” e reddito di cittadinanza, sottovalutando (o dimenticando) la gravità dei dati italiani sull’occupazione dei disabili rispetto al resto d’Europa.
ANDEL ha già dimostrato che le Linee Guida non sono sufficienti a rilanciare una politica in questo settore. La Banca dati sul collocamento mirato, invocata dallo stesso Ministro Orlando, è importante e auspicabile ma da sola non farà la riforma. Il manager della disabilità può essere una significativa novità, ma ancora non sufficiente.
ANDEL ha suggerito un percorso più efficace e radicale: inserire nel PNRR una linea di finanziamento di 500 mln che lanci una nuova politica dell’inclusione lavorativa, basata su “doti” da assegnare direttamente agli interessati e su una apertura al Terzo settore, ricco di competenze. Certificazione delle competenze e sussidiarietà è la via suggerita da ANDEL. I nostri documenti sul PNRR sono noti al Ministro poiché sono stati presentati pochi giorni fa al suo staff. E’ apprezzabile che il Ministro abbia dimostrato sensibilità politica verso la nostra sollecitazione, ma si tratta ora di imboccare la strada giusta, senza disperdere questa spinta politica su piste che si sono dimostrate inefficaci: Orlando porti con coraggio in Consiglio dei Ministri la proposta di ANDEL sul PNRR.